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Discography

Mai come ieri

Release Date: 8 September 1998
Available now on:

Giù la maschera!
Non sono la “Nuova proposta” che volevano farvi credere!
Anzi, mi sento in vena di bilanci dopo più di 15 anni di musica, sia in gruppo che “en solitaire”. Eccovi quindi una manciata di nuove canzoni registrate in studio: più un amarcord di vecchi pezzi dei DENOVO e del mio più recente passsato registrati dal vivo in acustico senza l’applauso del pubblico che “suonava” troppo auto-celebrativo.
La sfida era per me trovare un filo che legasse “Niente insetti su wilma” (’84) frutto dell’esuberanza giovanile con “Fortuna” (’94), quel nuovo gusto per il viaggio, e la più recente “E’ già domani” (’98) più introspettiva.
L’avrò trovato questo filo?
Una cosa è certa: “Non può essere mai come ieri”!

Mario dal booklet del suo CD (1998)

 

Mai come ieri è il terzo album da solista di Mario Venuti, pubblicato nel 1998. Il disco si presenta come un duplice lavoro.
Si apre con 5 inediti, tra i quali l’omonimo brano d’apertura Mai come iericantanto insieme a Carmen Consoli che lo porterà all’attenzione del grande pubblico, riscuotendo un grosso successo.
Il secondo singolo estratto dall’album sarà Sto per fare un sogno.

La seconda parte del disco contiene una selezione dei brani più noti dello stesso Venuti, riproposti con nuovi arrangiamenti, esclusivamente in acustico.

Questa particolare fotografia della sua carriera di musicista, nata alla luce delle influenze sudamericane, contiene brani dei Denovo (Un fuoco, Sant’Andrea, Se tengo il passo, Niente insetti su Wilma, Ma cos’è che mi fa volare?) ed alcuni estratti dai recenti album da solista, tra cui spiccano le intense Fortuna Racconto d’estate ma anche una appassionata Niña morena. L’esibizione in acustico è stata registrata al Piccolo Teatro di Catania nei giorni 2 e 3 aprile 1998; l’artista ha preferito non inserire l’applauso del pubblico perché “…suonava troppo auto-celebrativo”.

Della band che ha accompagnato Mario Venuti nella performance live fa parte anche l’amico Toni Carbone (qui al basso acustico), vecchio bassista nei Denovo. Luca Madonia, anima e co-autore dei Denovo, compare nel coro del brano Sto per fare un sogno.
Nello stesso brano, così come nel precedente Mai come ieri, l’accompagnamento di chitarra elettrica è firmato da Massimo Roccaforte, chitarrista nella band di Carmen Consoli.

TRACKS LIST

Mai Come Ieri (con Carmen Consoli)
Sto Per Fare Un Sogno
È Già Domani
Il Più Bravo Del Reame
Adesso Con Chi Stai?
Un Fuoco
Sant’Andrea
Niña Morena
Se Tengo Il Passo
Il Libro Della Terra
Niente Insetti Su Wilma
Racconto D’Estate
Ma Cos’è Che Mi Fa Volare?
Fortuna / Depois que o ile passa

CREDITS

Testi e Musiche di Mario Venuti
tranne “Depois que o ile passar” di Miltao

Edizioni Musicali: Cyclope Records – PolyGram Italia S.r.l.
Prodotto da Francesco Virlinzi
Produzione Artistica: Mario Venuti e Dario Caglioni
Coordinamento progetto: Maria Virlinzi
Foto copertina: Gerardo Neri
Foto interne: Gerardo Neri, antonio Zappalà, Giorgio Sanfilippo
Progetto grafico: Cavallovapore
Catering: Sig.ra Maria

Registrato da Dario Caglioni al Waterbird studio (marzo 1998)
Registrazione dal vivo al Piccolo Teatro di Catania (2-3 aprile 1998)
Mixato da Dario Caglioni al DB ONE studio di Dalmine-Bergamo (maggio 1998)

Hanno suonato in studio:
MARIO VENUTI: voce, chitarra acustica
CARMEN CONSOLI: voce
MASSIMO ROCCAFORTE: chitarra elettrica
TONI CANTO: chitarra e-bow
ENZO DI VITA: batteria
ENZO RUGGIERO: basso elettrico
GIONATA CALAPRISA: percussioni
ALFREDO BORZì: violoncello
SALVO CANTONE: basso acustico
TONY BRUNDO: tastiere e pianoforte
EMILIANO PATRICK LEGATO: tastiere e pianoforte

Hanno suonato live:
MARIO VENUTI: voce, chitarra acustica
TONI CANTO: chitarra acustica e voce
ENZO DI VITA: batteria
TONI CARBONE: basso acustico
GIONATA CALAPRISA: percussioni
ADRIANO MURANIA: violino
ALFREDO BORZì: violoncello

Arangiamento archi: Mario Venuti e Adriano Murania

Ringraziamenti: Susi Costanzo, Luciano Nigro e Fortuna per il loro impagabile affetto e sostegno. Maurizio Nicotra, Il Piccolo Teatro di Catania, Turi Torrisi per l’assistenza tecnica, lo staff Cyclope, Leo Zappa, Roberto, Davide e tutta la Polydor per la stima.

Un ringraziamento particolare a Freddi D’Agata e Gaetano Leonardi di “Arte Sicilia Service” per l’assistenza durante le registrazioni dal vivo.

 

 

Album Review

Mario Venuti è forse uno dei musicisti maggiormente "in credito" del nostro panorama musicale. In credito di successo e di pubblico, rispetto a quanto ha potuto raccogliere fino ad oggi la sua musica. Se negli anni ’80, con i Denovo, il nome di Mario Venuti si era affermato grazie alla co-leadership (insieme a Luca Madonia) di un gruppo cruciale per lo sviluppo della nuova scena nazionale nostrana, negli anni ’90 sono arrivati due album solisti ("Un po’ di febbre" e "Microclima") a rischiarare in qualche modo la strada intrapresa dopo lo scioglimento della band catanese. Beatles, Caetano Veloso, Mina, Luigi Tenco, il pop anglosassone e il tropicalismo: queste e altre mille influenze riverberano nella musica di Mario Venuti, dando vita ad un pop per molti versi unico, "trasversale", tanto popolare quanto colto, espressione di una musicalità ‘globale’ poco gradita alle radio di grande consumo (con la sola eccezione di "Fortuna", le radio si sono dimostrate assai poco recettive nei confronti della sua musica, anche se adesso, grazie all’alleanza con Carmen Consoli, anche quel blocco è stato forzato).

"Mai come ieri" è un album di canzoni vecchie e nuove, un riportare tutto a casa, per tessere un filo che si dipani tra canzoni dei Denovo rivisitate in acustico ("Se tengo il passo", "Niente insetti su Wilma", "Sant’Andrea") e un pugno di inediti di grande spessore ("Mai come ieri", duetto con Carmen Consoli, e poi anche "Sto per fare un sogno" e "E’ già domani").
Non mancano le cose migliori come solista ("Fortuna", "Nina morena", "Racconto d’estate") e qualche altra chicca ("Il più bello del reame"): il risultato è quello di un album che mette ogni cosa a suo posto, rendendo finalmente giustizia a un autore sensibile e maturo, capace di mettere in musica una semplicità mai sciatta, ma sempre figlia di una complessità e di un gusto musicale veramente importanti. "Mai come ieri" è uno splendido disco di pop italiano e internazionale, la summa di un artista schivo che da tempo percorre una strada parallela a quella del pop più canonico, ma non per questo meno interessante.
- 23 giugno 1998 - Rockol.com